Posted by Unknown
| 22:54
Vorrei con questo scritto esprimere il mio riconoscimento verso il “Vanoni”, istituto che mi ha vista prima discente e poi docente. È proprio in queste aule infatti che ho potuto apprendere quei principi educativi e formativi e quelle regole di studio che mi hanno poi permesso un ottimo inserimento nel mondo sociale e del lavoro. L’Istituto Tecnico “Ezio Vanoni”, oggi inserito nel nostro territorio in modo incisivo e sostanziale, ha rappresentato, anche in origine, quando la sua popolazione scolastica non raggiungeva un numero elevato di iscritti, una forte opportunità di crescita per la città di Nardò, in un’epoca della nostra storia caratterizzata da una situazione socioeconomica precaria e difficile, quasi esclusivamente agraria, e da impellenti esigenze socio-culturali. Inoltre, è stato fondamentale l’apporto di grande tenacia e vitalità creativa da parte delle persone che hanno operato nei primi anni numerosissimi, come testimoniano i registri storici che ci appartengono e che sono conservati nei nostri archivi.
Vorrei con questo scritto esprimere il mio riconoscimento verso il “Vanoni”, istituto che mi ha vista prima discente e poi docente. È proprio in queste aule infatti che ho potuto apprendere quei principi educativi e formativi e quelle regole di studio che mi hanno poi permesso un ottimo inserimento nel mondo sociale e del lavoro. L’Istituto Tecnico “Ezio Vanoni”, oggi inserito nel nostro territorio in modo incisivo e sostanziale, ha rappresentato, anche in origine, quando la sua popolazione scolastica non raggiungeva un numero elevato di iscritti, una forte opportunità di crescita per la città di Nardò, in un’epoca della nostra storia caratterizzata da una situazione socioeconomica precaria e difficile, quasi esclusivamente agraria, e da impellenti esigenze socio-culturali. Inoltre, è stato fondamentale l’apporto di grande tenacia e vitalità creativa da parte delle persone che hanno operato nei primi anni numerosissimi, come testimoniano i registri storici che ci appartengono e che sono conservati nei nostri archivi.Da un attento studio di questi ultimi, emerge l’energia e la capacità innovativa di coloro che si sono ispirati ai principi di cambiamento, indispensabili in quegli anni di crescita per suscitare la fiducia degli adolescenti a credere che la nuova Istituzione avrebbe potuto dar loro un’istruzione adeguata in un momento di rapide e infinite trasformazioni. Il numero delle classi che si andava formando cresceva di anno in anno e la nostra scuola rappresentava un punto di riferimento per un territorio che andava al di là del nostro Comune e “Costa” di Lecce, dopo solo due anni è diventata autonoma. Le sue sedi provvisorie sono state, in un primo momento, in Piazza San Domenico (sede attuale del Liceo Artistico, a noi oggi annesso) e successivamente presso l’ex Seminario diocesano, dove è rimasto per poco meno di dieci anni. Negli anni 89/90 viene istituita una succursale a Gallipoli avente sede in Piazza PioXII, dove si formano cinque classi. È nel gennaio del 1972, esattamente dopo le vacanze natalizie, che la scuola si trasferisce nel’attuale sede, di nuova costruzione, avveniristica per quegli anni. Tutte le aule erano fornite di un televisore sore a circuito interno, attraverso cui venne trasmesso il discorso inaugurale del Preside in carica, il primo giorno di arrivo. Successivamente, i monitor venivano utilizzati, collegati alle reti Rai, per fare assistere gli alunni alle dirette degli eventi storici, dalle proprie aule. Anche i laboratori erano ben attrezzati, per un clima di armonia tra tutti. È grazie a loro se il lavoro, a scuola, si è sempre svolto all’insegna del rispetto reciproco e della collaborazione tra tutto il personale docente, non docente e con gli allievi. Vale sicuramente la pena di ricordare in ordine i lori nomi: professor Alfredo Orsini, professor William Moschettini, professoressa Laura Orlando, professor Elio Marra, professor Cosimo Sasso, professor Vincenzo Prete e la nostra attuale Dirigente professoressa Maria Rosa Rizzo. Ma sono tante altre le persone che l’epoca; sia quello scientifico, in cui erano presenti molti strumenti all’avanguardia e materiale per gli esperimenti di chimica e di fisica, sia quello linguistico, in cui erano presenti delle postazioni con cabine fornite di cuffie, registratori e quant’altro, per l’ascolto e la conversazione in lingua. La palestra era dotata di attrezzi per gli esercizi fisici e di spazi per i diversi giochi di squadra. L’entusiasmo per la nuova scuola era alle stelle, accompagnato dalla soddisfazione di avere un corpo docente sempre all’altezza delle situazioni e sempre preparato, anche se in alcuni casi molto severo, ma adeguato a far diplomare allievi, che in alta percentuale si sono affermati professionalmente, con riconoscimenti sia nazionali che internazionali. Anni dopo, precisamente nel 1991, è stata annessa la sezione dei geometri, che tuttora rappresenta un settore della nostra scuola, e che molto ha interagito con gli enti territoriali, dando un contributo ancora più apprezzabile alla nostra Istituzione. Solo due anni, invece, son trascorsi, dall’annessione del Liceo Artistico e tre dall’aggiunta di un nuovo indirizzo di studio, il settore Turistico, che ci ha visti crescere ulteriormente e arricchirci, anche dal punto di vista dell’offerta formativa. I Presidi che si sono succeduti in questo mezzo secolo di storia, hanno sempre offerto il meglio di se stessi, favorendo una continuità professionale ed hanno dato lustro e notorietà alla nostra scuola. A loro va sicuramente la nostra riconoscenza, con l’augurio che tutto il corpo docente di oggi possa proseguire il cammino di civiltà e di formazione già intrapreso e trasmettere alle generazioni future forza, coraggio, consapevolezza dei valori più alti e dignitosi della società. Solo così il mondo che ci circonda potrà dare a chi ancora si sta affacciando alla vita lavorativa la possibilità di viverla attingendo appieno dalle competenze acquisite.

Renata Barone 

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