Di Michele Parisi
E poi dicono che non c’è niente più che entusiasmi i ragazzi.
A noi invece la storia di Gianluigi Parrotto, ventenne casaranese,
ideatore di un progetto di miglioramento delle
micro pale eoliche e fondatore, appena adolescente, della
“Gp Renewable”, ci ha appassionati eccome. Al punto che,
per l’occasione, abbiamo deciso di abbandonare i banchi e
metterci a fare i reporter.
Ci siamo documentati sulla sua
storia, abbiamo cercato i suoi recapiti e lo abbiamo invitato
a scuola per conoscere questo nostro quasi coetaneo da
poco a capo del cda di “Air Group”, megasocietà che ha
inglobato, a inizio 2015, la sua start up. Parrotto a scuola,
nonostante i suoi numerosissimi impegni, è venuto il 23
marzo e, sentire la sua storia raccontata da lui stesso, lascia
davvero di stucco. Enfant prodige dell’Iiss “Ettore Maiorana”
di Brindisi, casaranese, il suo progetto è nato tra i
banchi di scuola. La sua caparbietà, qualche incontro fortunato,
come quello su un volo per Roma con l’imprenditore
bresciano che ha aiutato Parrotto con il suo primo progetto,
hanno fatto il resto. «Il progetto è piaciuto e il fatto che lo
proponesse un poco più che adolescente spavaldo, se
all’inizio mi ha creato problemi, dopo è diventato uno dei
punti di forza dell’idea. Certo non posso dimenticare quella
direttrice di banca che non mi volle fare credito sulla busta
paga di mio padre, perché è così che ho cominciato — racconta
Parrotto - con un fido di mille e 500 euro su uno stipendio
che mio padre neppure riceveva regolarmente, ma
vuoi mettere la soddisfazione di poter tornare dopo un anno,
in quella banca, da quella donna, come investitore e
dare questa volta tu a lei il benservito?»
A sentirlo parlare insomma Parrotto non sembra affatto un “nerd”, un genietto sociopatico alla Zuckerberg per intenderci, ma semplicemente un ragazzo che ha “osato” osare.
Con una grande voglia di emergere e di farcela, questo sì, forse, un dato un po’ particolare, nel panorama di “depressione generale” che colpisce quelli della nostra età.
Ecco perché abbiamo voluto conoscerlo, perché Gianluigi Parrotto è un ragazzo intelligente ma normale che ha canalizzato la forza dei suoi vent’anni attorno ad una bella idea. E il nostro augurio per noi è che possiamo prendere esempio da lui.
Michele Parisi