Il Vanoni vanta da anni una
lunga tradizio-ne teatrale, forse uno “strano caso” per gli studenti di un
istituto tecnico ma meno strano se si conosce uno dei suoi docenti di lungo
corso, Roberto Russo, insegnante di religione con una passione per il teatro
contagiosa al punto da coinvolgere stu-denti e colleghi. Una passione che il
pro-fessore porta avanti, tra i banchi di scuo-la, da più di dieci anni e che
quest’anno ha registrato grande successo con il musical “L’infinitamente
piccolo” libera-mente tratto dall’omonimo album di Ange-lo Branduardi e
rappresentato dalla com-pagnia teatrale dell’ Iiss “Ezio Vanoni” con la regia
dello stesso Roberto Russo.
Una delle prime rappresentazioni dell’opera si è tenuta
il 26 gennaio 2015 nel teatro comu-nale di Nardò riscuotendo un enorme
suc-cesso. Branduardi mette in risalto la vita di San Francesco d’Assisi, con
molti canti a lui dedicati, ispirati alle laudi medioevali. Ogni singola
traccia, godibile anche isolatamente, diventa racconto della vita del Santo nel
complesso dell’album. I ragazzi della compa-gnia sono partiti così proprio dai
singoli brani per trarre il loro musical creando la cerografia e scegliendo le
parti da recitare e quelle da cantare. Anche i costumi sono stati ideati e
realizzati dagli studenti e loro stessi si sono occupati di trucco,
acconciatura, luci, audio, suono per un risultato finale di grande impatto che
ha riscosso successo anche fuori dalle mura della scuola. Dopo la
rappresentazione al comunale di Nardò infatti i ragazzi hanno presentato un
estratto del musical in occasione della “Settimana della Carità” a cura della parrocchia
Cattedrale e a breve verrà riproposto in altri interessanti contenitori
culturali. Abbiamo chiesto al professore Russo quale, secondo lui, grande
conoscitore sia del mondo dei giovani che di quello del teatro, il segreto di tanto
successo: «il teatro in sé appassiona sempre i giovani –ha commentato il
do-cente- quando poi si portano in scena testi e musiche, quindi ballo e canto
che da sempre sono l’accoppiata vincente per i ragazzi, il successo è
garantito. Non da ultimo la riuscita del musical è dovuta an-che ai bellissimi
temi trattati. San France-sco entra alla grande anche nei cuori dei giovani, il
suo messaggio li coinvolge. Ma se mi è consentito un parere personale, vedere
questi ragazzi ballare e cantare i valori cristiani più veri, che spesso le
no-stre parrocchie e la comunità in genere fanno fatica a veicolare, vedere la
passio-ne che ci mettono è la cosa che più appa-ga un educatore. I ragazzi non
sono solo quelli che sfasciano tutto nei cortei, se incon-trano veri maestri
diventano veri discepoli».
Enrica Cisternino