Posted by Unknown
| 08:09

La realtà dei paesi in via di sviluppo è poco nota ai ragazzi male informati e disinteres-sati ai problemi che affliggono questi popoli.
Per sensibilizzare noi studenti attorno all’argomento, con particolare attenzione verso ciò che vivono quotidianamente gli abitanti del Sud-Sudan, è stata organizzata una conferenza tenuta da un rappresentan-te dell’ ONU e che ha coinvolto gli alunni della IV e V A S.I.A.

Si tratta di Paola Piccione, laureata in “Cooperazione allo sviluppo” presso l’ Uni-versità degli Studi di Trieste. Ha seguito un master in “cooperazione allo sviluppo e que-stioni di genere”, conseguito presso l’ Uni-versità Inglese London Schools of Econo-mics and Political Science. In Italia ha lavo-rato presso il ministero degli Affari Esteri e all’estero ha collaborato con alcune organizzazioni non governati-ve Italiane in Africa, Asia e America Latina. Da quasi due anni si occupa di progetti volti alla promozione dell’ uguaglianza di gene-re, accesso alla giustizia e sicurezza in Sud - Sudan.
Una conferenza diversa dal solito in quanto gli studenti hanno interagito direttamente con l’ esperta, mentre sullo sfondo scorre-vano delle diapositive con foto scattate personalmente dalla rela-trice. Il Sud - Sudan prima dominio egiziano e poi inglese, è una repubblica presidenziale indipendente dal Nord Sudan appena dal 2011. Il paese ha subito due lunghi periodi di guerra civile, conclusa con la firma dell’ accordo globale di pace che ha garanti-to l’autonomia della regione meridionale.
Con il referendum del 2011 il Sud si separa dal Nord. Nel meridione vivono principalmente due tribù: Dinka e Nuer, che sono spesso in lotta fra di loro poiché, ha spiegato la dottoressa, «La violenza è l’ uni-co strumento che adoperano per risolvere le questioni interne».
L’ economia della regione è una delle più deboli del mondo ed è basa-ta sull’ agricoltura, principalmente di sussistenza e l’ allevamento del bestiame. La regione ha il più alto tasso di mortalità materna e analfa-betismo femminile. Dal 2011 l’ ONU opera all’ interno del paese. Si occupa della distribuzione di aiuti umanitari e inoltre offre ai sudanesi conoscenze e nozioni atte ad educarli a risolvere civilmente i problemi. «Bisogna ribadire, dice la relatrice, che le truppe dell’ ONU disposte nel paese non prendono posizione all’ interno dei conflitti, dato che sono per definizione truppe di pace. In Sudan intervengono per proteg-gere i civili e cercare di calmare le fazioni che combattono».

Avere la possibilità di interagire con una persona quale Paola Piccio-ne, che conosce così da vicino la realtà di cui abbiamo parlato, è stato molto istruttivo perché è come se avessimo vissuto un’ esperienza dal vero. La Piccione infatti ha documentato il suo intervento con foto ed oggetti quali manufatti tipici del luogo (collane, parei ecc,) che ci han-no davvero fatto “toccare con mano” i tanti volti del Sud-Sudan.


Sara Fracella e Marco Capuzzello

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