Anche la nostra attuale dirigente, Maria
Rosa Rizzo si è prestata con disponibilità
e simpatia ad una “chiacchierata” attorno
al cinquantennio della scuola che
presiede.
Quali sono stati i cambiamenti che ha
riscontrato dal suo ingresso ad oggi?
Tantissimi. Sono qui da cinque anni e
sono stati anni di duro lavoro in ogni
campo, da quello tecnico-strutturale a
quello didattico-educativo. Ora, per
esempio, abbiamo intenzione di costituire
due sale per i docenti dotate di computer
nuovi e, dal prossimo anno, in
tutte le aule installeremo le Lim ed un
computer.
Anche la nostra attuale dirigente, Maria Rosa Rizzo si è prestata con disponibilità e simpatia ad una “chiacchierata” attorno al cinquantennio della scuola che presiede. Quali sono stati i cambiamenti che ha riscontrato dal suo ingresso ad oggi? Tantissimi. Sono qui da cinque anni e sono stati anni di duro lavoro in ogni campo, da quello tecnico-strutturale a quello didattico-educativo. Ora, per esempio, abbiamo intenzione di costituire due sale per i docenti dotate di computer nuovi e, dal prossimo anno, in tutte le aule installeremo le Lim ed un computer. E non solo, dal punto di vista della struttura
stiamo rifacendo tutti gli infissi,
adeguando i bagni per le esigenze dei
disabili, costruendo un ascensore, ristrutturando
la palestra, perciò è in atto
un cambiamento radicale.
Riguardo le competenze abbiamo finanziato
diversi progetti in materie linguistiche
ed informatiche sia per docenti,
che per alunni. La scuola è davvero camcercano
di avvicinarsi e comprendere
la generazione dei “nativi digitali”.
Da quali principi si è sentita guidata
nell’ideazione dei tanti progetti che
in questi anni hanno dato visibilità
alla scuola?
Dall’amore per la scuola che è il principio
che mi ha sempre guidata sia da
docente che da dirigente. Amo innovare,
creare, dare il giusto esempio.
Per concludere, cosa la rende veramente
fiera di essere Dirigente della
nostra scuola?
I ragazzi che crescono e maturano, il
grande senso d’affetto nei miei confronti,
le loro paure che si sciolgono
al traguardo del diploma sono
l’orgoglio e la soddisfazione più grandi.
biata tantissimo e ciò che è più importante
è che gli alunni hanno modificato
il loro comportamento, inizialmente,
infatti, ho convocato parecchi consigli di
classe ma ora i ragazzi conoscendo le
regole, le rispettano. Certo c’è sempre
qualcuno che riesce a farla franca ma
non abbiamo gravi problemi di condotta,
insieme abbiamo costruito un percorso
di educazione che hai ragazzi
hanno seguito.
Quando non era ancora nostra dirigente
che idea aveva del Vanoni?
Pensavo fosse una buona scuola, la prima
volta in cui vi entrai era ai tempi del
Preside Marra, di cui nutrivo e nutro
grande ammirazione e rispetto.
Se dovesse tracciare per sommi capi le
principali tappe dell’evoluzione vissuta
dalla scuola italiana in generale e dal
Vanoni in particolare, quali indicherebbe?
La scuola italiana negli ultimi anni sta
cercando di tener maggiormente in conto
le esigenze dei ragazzi. La più grande
differenza tra ieri ed oggi è forse proprio
nel rapporto dei docenti con gli
alunni. Ora si può notare lo sforzo e la
volontà della scuola e dei docenti che
sola esperienza che veniva dal campo, si
ringraziano i professori Mario Mennonna,
Marcello Fiorito, Emanuele Musardo
e Sergio Spirito. Un ringraziamento
va pure alla giornalista Ilaria Falconieri,
che dal 2011 ad oggi è stata l’esperta
del PON C1 per lo "Sviluppo delle competenze
linguistiche", in cui io ho svolto
la funzione di tutor. Con la sua professionalità
ed esperienza ha suscitato
forte interesse ed entusiasmo tra i partecipanti
che, lungi dal rimanere seduti
ad un pc, hanno imparato a fare giornalismo
sul campo, guardandosi attorno a
caccia di notizie.
Alla luce di questa esperienza si può
senza dubbio dire che, con il progetto
del giornalino, la scuola ha realizzato
uno dei suoi obiettivi primari e cioè preparare
i giovani alla vita, far loro acquisire
competenze, conoscenze e capacità
trasversali, spendibili anche fuori
dalle mura della scuola.
* la professoressa Rizzello insegna Italiano e Storia presso questo istituto
Emanuela Giannelli